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La legge europea stabilisce che un rifugiato deve essere fisicamente presente nel paese dove intende chiedere asilo. Per un Siriano raggiungere questi paesi è pressoché impossibile - dovresti richiedere un visto turistico o per studio che, molto probabilmente, non ti verrebbe concesso - la maggior parte delle ambasciate a Damasco non sono operanti e i paesi dell' UE non concedono un visto se le probabilità che chi lo riceve torni in patria sono scarse.

In Danimarca, per esempio, i cittadini somali e siriani sono soggetti a restrizioni particolarmente severe e, generalmente, possono richiedere un visto solo per situazioni estreme come la morte o la malattia terminale di un familiare residente in Danimarca.

Nel Regno Unito le domande di visto rimangono stabili attorno a 8.000 all'anno, ma nel 2010 il 70% delle domande è stato accolto, mentre la percentuale era già scesa al 50% alla fine del 2012, e fino al 39% l'anno scorso. Malgrado l' UNHCR si sia rivolto ad altri paesi per ricollocare 130.000 rifugiati registrati e residenti nei paesi limitrofi alla Siria entro il 2016, il processo è lento.

Di recente, il governo del Regno Unito ha accettato di accogliere 20.000 rifugiati siriani nell'arco di 5 anni, come parte del loro "progetto di ricollocamento dei soggetti vulnerabili". L'ONU propone i "candidati" in base all'urgenza ma sono i funzionari britannici ad avere l'ultima parola. Il "progetto di ricollocamento dei soggetti vulnerabili" è stato pensato per dare precedenza alle vittime di violenze sessuali o di torture o a coloro che risultano troppo anziani o debilitati per vivere nei campi di accoglienza. Per la maggior parte dei rifugiati, quindi, questa è una strada poco percorribile per raggiungere il Regno Unito. Se questa opzione non è fattibilie, non ti rimane che...